Essere burattinai

Essere burattinai significa avvalersi, per il proprio lavoro, di svariate arti ed innumerevoli mestieri!

Occorre saper dipingere e verniciare, scolpire, modellare, restaurare, curare la regia e la sceneggiatura, imitare, recitare e ancora essere sarti, falegnami, elettricisti... Molto impegno occorre nella ricerca dei materiali e nella realizzazione di tutto ciò che serve per poter sostenere e divulgare con qualità questa affascinante tradizione.

INTAGLIO E RESTAURO

La Compagnia utilizza personaggi scolpiti e dipinti a mano da Riccardo Pazzaglia. Il legno utilizzato è il pino cembro o cirmolo. Il banco su cui oggi lavora è appartenuto al maestro burattinaio Demetrio Presini di cui Riccardo è stato l’ultimo allievo. Per la lavorazione del legno si usano rafetto, sega, scalpelli, sgorbie, raspe, carta vetrata e un trapano per forare il collo. E' importantissimo avere cura dei propri materiali. L’usura del tempo e il continuo impiego dei burattini negli spettacoli portano inevitabilmente a un lento deterioramento. Proprio per questo, Riccardo e il suo staff, hanno imparato ad aggiustare e restaurare le loro creature.

FONDALI

Vecchie stampe, foto o illustrazioni sono le principali ispirazioni per questi elementi. Le scenografie dette appunto fondali poiché posti in fondo al teatro, dietro gli attori, sono grandi dipinti che Riccardo realizza su tela di lenzuolo e servono a dare allo spettatore l’idea immediata di dove si svolge l’azione. A volte lo spettacolo prevede parti delle scenografie mobili o staccate dal fondale questi sono detti spezzati e possono essere realizzati anche in cartone o altri materiali in genere più rigidi della tela.

OGGETTI

Per chi fa spettacolo è praticamente inevitabile non avere la necessità di ricercare oggetti da usare in scena che devono essere assolutamente a misura di burattino.  Come trovarli?… Una volta perquisite le case di tutti i nonni, esaminato borse e scatole di chincaglierie, e dopo aver tentato in due o tre mercatini, se proprio non si trova quello che si cerca, occorre saperlo costruire di sana pianta. Ecco bastoni, spade, valigie, scope, pentole, bauli, cestini, pugnali, fucili e tutto il necessario per rendere bene una scena e caratterizzare uno spettacolo.

COSTUMI

Del burattino solo la testa e le mani sono in legno quindi molto importante è la confezione dell’abito che ne costituisce il corpo. In questa fase del lavoro è fondamentale il reperimento di stoffe e materiale di recupero per l’abbigliamento dei burattini. Il vestito interno è detto buratto, guanto o camiciotto; è praticamente la sottoveste, la parte che sta a contatto con la mano dell’animatore. La parte esterna cioè il costume che vede il pubblico è curato nei minimi particolari. Per questa delicata fase ricopro il ruolo di stilista dalla creazione dei modelli alla scelta delle stoffe e degli accessori.

COPIONI

Un tempo tra gli operatori del teatro di figura il copione era a esclusivo beneficio dei marionettisti, i burattinai recitavano per lo più a soggetto regola ereditata dai commedianti dell'Arte.  A Bologna i burattinai cominciano a scrivere quando lo spettacolo da itinerante si stabilizza nelle piazze cittadine. Occorrono tanti titoli da rappresentare, per questo l’esigenza di avere il testo scritto. Oggi, per i Burattini di Riccardo, è molto importante il lavoro di ricerca di antichi canovacci e copioni tutti rielaborati dagli stessi burattinai.

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